Questo libro è valutato da me:
Oggi aggiungiamo una nuova categoria al blog e quale miglior modo di inaugurarla se non parlando di “Hunger Games“? Probabilmente la maggior parte di voi conoscerà la saga per via di quella cinematografica, ma come ovviamente si sa, è tratta dal romanzo fantascientifico di Suzanne Collins. Uscito in Italia in agosto del 2009, “Hunger Games” è stato tradotto in più di 20 lingue, i diritti di pubblicazione son stati venduti in più di 40 nazioni ed ha venduto più di 200 mila copie fin dall’inizio. Quindi che dire, non potevo che iniziare da questo romanzo per inaugurare questa nuova categoria!
In breve, la storia è ambientata in un’America post apocalittica dove Katniss, che è la protagonista, vive nella nazione di Panem, che è a sua volta suddivisa in 13 distretti ed è governata da un sistema totalitario. Katniss viene dal dodicesimo distretto, attualmente il più povero, dopo che il tredicesimo è stato annientato in una tentata rivoluzione. Infatti, in passato i cittadini dei distretti hanno tentato più volte una rivolta contro Capitol City, sede del regime autoritario, che per ricordare il fallimento delle loro ribellioni, ogni anno sceglie da tutti i distretti un ragazzo ed una ragazza per gli “Hunger Games“, un combattimento mortale trasmesso come un reality nelle televisioni di tutti, anche dei più poveri, che vede come vincitore l’unico che riesce a sopravvivere.
Questa è la trama base di tutta la saga, ovviamente il secondo ed il terzo ne hanno una diversa, che si evolve in base alla storia, onde evitare spoiler quindi ci facciamo bastare questa per inquadrare tutto il romanzo.
Come detto prima, appunto, “Hunger Games” è suddiviso in 3 romanzi: “Hunger Games“, “La ragazza di fuoco” ed infine l’ultimo “Il canto della rivolta“. La mia recensione sarà generica per tutta la saga, nonostante secondo me ci siano comunque delle differenze nei vari libri.
Genericamente parlando, la saga è meravigliosa, la lettura scorre fluida, ti tiene gli occhi incollati e totalmente rapiti, molta suspence, specialmente nel primo, che secondo me è in assoluto il più bello, poi va a decrescere fino ad arrivare alla fine che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca per la fretta con il quale si è conclusa la storia. Se il primo è pieno di azione e di suspence, si arriva fino a “Il canto della rivolta” dove quest’ultime sono state messe un po’ da parte, è innegabile. Il che potrebbe anche non essere del tutto negativa come cosa, se fosse stata sviluppata magari diversamente, perché l’effetto sulla narrazione è stato solo che risultava più lenta e un po’ monotona, con una Katniss del tutto irriconoscibile rispetto a quella che abbiamo imparato ad amare nei primi due. L’eterna e sofferta decisione “Peeta o Gale, Gale o Peeta” probabilmente non ha fatto che accentuare questo aspetto, il tutto condito da una fine che lascia davvero perplessi, perché onestamente non sono riuscita a comprenderne a pieno le motivazioni. Anche il secondo comunque è molto bello ed è proprio una prosecuzione perfetta, con nuovi personaggi positivi e non, che rende tutto più stimolante.
Insomma, come si è capito, l’ultimo non è proprio il mio preferito, ma l’intera saga affievolisce comunque questa cosa rendendo i romanzi da leggere tutti d’un fiato. Trovo molto originale, infatti, l’idea stessa della storia e la capacità che ha avuto l’autrice di farci capire ogni lato di Katniss, come se fossimo proprio nella sua testa e vedessimo le cose dal suo punto di vista, cme se fossimo noi al posto suo, che è una cosa che mi ha catturato totalmente. Tuttavia, meglio essere a leggere sul divano di casa con l’adrenalina a mille piuttosto che nell’arena con Katniss, non pensate?
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