Questo libro è valutato da me:
Ero molto indecisa se fare questa lettura o meno, non mi piace lasciare le cose a metà, quindi se c’è un sequel di norma ho voglia comunque di dare una possibilità alla storia nel caso in cui mi sembrasse un po’ forzato. In questo caso ero molto incerta perché per me “Io prima di te” era perfetto così com’era, la conclusione della storia andava più che bene così, non ho visto una necessità di un secondo e addirittura un terzo! Tuttavia mi sono buttata lo stesso nella lettura di “Dopo di te“, sempre di Jojo Moyes, ma ammetto di essere partita molto prevenuta.
“Dopo di te” è il seguito di “Io prima di te”, uscito nel 2015, edito da Mondadori e tradotto da Dallavalle Maria Carla. Quest’anno, quindi nel 2018, è anche uscito un terzo, quindi “Io prima di te” diventa una trilogia, che è “Sono sempre io“.
Dopo la morte di Will Traynor, Louisa Clark è totalmente persa. E’ passato un anno e mezzo, ma Lou non riesce ad andare avanti davvero, quei sei mesi intensi passati con lui l’hanno profondamente cambiata. Will le ha dato delle opportunità che prima non aveva, le ha dato modo di vivere a pieno la sua vita, cosa che lei non era mai riuscita a fare, ma ora Lou si ritrova in un limbo dal quale non riesce ad uscire, nonostante avesse fatto anche delle promesse prima che lui morisse. Ora ha 29 anni, lavora in un bar squallido dell’aeroporto di Londra, dove si è trasferita, non parla quasi più con i suoi genitori, dopo quello che è successo perché loro erano profondamente contrari. Si ritrova quindi a guardare tutti i giorni persone che vanno e vengono, che prendono aerei, vanno in posti lontani e vivono la vita e la sera, quando torna nel suo triste appartamento, è da sola con qualche sporadico bicchiere di vino a farle compagnia, insieme al suo immancabile dolore che non accenna a passare. Tuttavia una sera, una persona del tutto sconosciuta si presenta davanti alla sua porta e Lou deve decidere se accogliere questa persona nella sua vita oppure continuare a cercare di andare avanti.
“La vita è breve, giusto? Lo sappiamo entrambi. Bene. E se fossi tu la mia occasione? Se fossi tu la persona che può rendermi veramente felice?”
Come detto prima, ero molto restia nel leggere “Dopo di te”, ho amato così tanto “Io prima di te” che quasi mi sembrava di rovinarne la storia, tuttavia, come in ogni cosa nella vita, bisogna andare oltre, andare avanti, quindi l’idea di vedere come se la sarebbe cavata Lou dopo le promesse fatte a Will alla fine e le possibilità che lui le ha offerto, non mi dispiaceva. Sono ancora incerta, non so se mi sono del tutto ricreduta, penso che ci siano molti fattori della storia, come la ragazzina figlia “illegittima” di Will che viene presentata praticamente subito nella lettura, che rovinano proprio la storia precedente. Mi aspettavo semplicemente di vedere come lei sarebbe andata avanti nella sua vita, magari trovando un altro amore grande anche solo la metà di quello vissuto con Will, mentre si era trovata un bel lavoro, in ambito di moda magari, grazie ai soldi ricevuti, ed invece mi son ritrovata davanti un romanzo dove una ragazzina piuttosto maleducata e “scostumata” scombina in tutto e per tutto la vita di Lou, che si sente in qualche modo obbligata a starle dietro. Per carità, richiamare Will è anche piacevole e tutto, ma lo si poteva fare anche solo tramite i ricordi di Lou mentre la si vedeva progredire ed andare avanti nella sua vita. Un nuovo amore lo trova anche, successivamente, e secondo me davvero poteva bastare quello perché era dolcissimo già così, l’intesa creata e quant’altro. Sì, sono quindi rimasta abbastanza delusa da questo libro, che già addentrarsi nel fare un sequel di una grande storia, è già di per sè un grosso rischio agli occhi dei lettori che hanno amato il primo, se poi ci si mette dentro cose un po’ a random, non viene fuori un bel miscuglio. L’unica cosa che, secondo me, ha avuto più senso è stato il comportamento di Lou: è una ragazza diversa ormai dal primo romanzo, non poteva essere la solita ingenua ragazzina un po’ strana dopo quello che ha passato, in qualche modo doveva pur averla “forgiata” la relazione con Will Traynor.
Il libro tuttavia è scorrevole, non è pesante da leggere, tutt’altro. Se si prende il libro fine a sè stesso, non è neanche male, anzi, mi sarebbe piaciuto molto, a parte la fase conclusiva che, a conferma di quanto detto prima, secondo me non ha proprio senso. Per evitare spoiler non dirò perché, ma se qualcuno che l’ha letto ne vuole parlare, sarei contentissima di avere un confronto e sentire la vostra opinione su tutto.
Concludo dicendo che ho letto solo la trama di “Sono sempre io”, che sarebbe il terzo di questa serie e dubito fortemente che lo leggerò, dalla trama c’è scritto che incontra un altro uomo, che le mette molti dubbi su Sam, quello che lei dice di amare in questo libro e no, sinceramente non è in cima alle letture che vorrei fare, alla luce della conclusione di “Dopo di te”.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto o pensate come me che poteva essere sviluppato in altro modo?? E cosa pensate della trama di “Sono sempre io”? Vale la pena leggerlo?
0 commenti