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“Tiger blues” di Jimi B. Jones esce ad Ottobre 2018, edito da Watson Edizioni nella collana “luci“. All’inizio ho avuto un po’ paura nel leggere questo libro, ma questo ve lo spiegherò meglio recensione facendo.

Trama:
Jim Beam aveva un fratello, una sorella e una madre. Del padre non seppe mai niente. La mamma era seria, preoccupata, sempre nervosa. Aveva paura e non si riposava mai: aveva paura di non riuscire a mantenere i propri figli, aveva paura che uno di loro si ammalasse. Aveva paura di un sacco di cose. Invece Jim non aveva paura di niente, tranne della noia. Abitavano appena fuori Lovelock, in un posto che si chiamava Cottonfarm. Le vicende partono da quando Jim era piccolo, viveva in un recinto e passava il tempo giocando con i fratelli; prosegue con l’incontro che gli cambierà la vita e la nascita di un’amicizia decisamente fuori dal comune, così come fuori dal comune è lui, in tutto quello che riesce a fare. Axl è il figlio adolescente del proprietario di Cottonfarm, un allevamento di tigri nei dintorni di Lovelock, in Nevada, e Jim è una tigre. Axl e Jim cresceranno insieme uniti da un legame che riuscirà ad andare oltre le diversità tra la razza umana del primo e quella felina del secondo.
Un po’ paura a leggerlo.. perché? Beh, perché sono una persona molto sensibile a queste tematiche ed una volta appreso che la protagonista fosse una tigre tenuta in cattività, ho davvero avuto paura di come potesse svolgersi la storia, che mi sarei trovata ad arrancare fino alla fine. Invece stranamente no. Sebbene descriva determinate cose, non è in modo crudo, sebbene alcuni capitoli ho fatto chiaramente più fatica a leggerli rispetto ad altri, son riuscita tranquillamente ad andare avaanti e a non farmi trasportare troppo in quei casi. Tuttavia, nonostante questo, terminata la lettura, so che mi mancherà quel gattaccio che era Jim Beam.
Si è concluso nel modo migliore in cui una storia del genere potesse concludersi e sono stata davvero molto contenta, quindi se, come me, siete un po’ sensibili, potete tranquillamente fare questa lettura a cuor leggero, ve lo assicuro.
Detto ciò, posso affermare sinceramente che questo libro me lo sono divorato davvero in due/tre giorni, facendo continuamente il tifo per Jim in ogni momento, anche quando, essendo soggiogato ormai dagli umani all’inizio della storia, decide di rinunciare alla sua libertà per tornare dal suo amico. Una storia di amicizia e molto di più quindi, oserei dire, dove l’amicizia è la vera protagonista indiscussa. Il rapporto che si crea tra Axl e Jim è davvero qualcosa di unico, è una trama che si presterebbe molto anche a diventare un bel film talmente interessante.
La storia di Jim è raccontata in terza persona e così siamo accompagnati da un’abile narratore nella sua vita, dall’infanzia fino alla fine della storia, attraversando i quattro elementi, acqua, terra, fuoco e aria. Molto particolare e singolare come scelta narrativa, l’ho davvero gradita. Il libro scorre fluido, mai pesante o noioso, è davvero una chicca! Per il modo in cui è scritto si adatta a tutti i tipi di lettori, bambini, adulti, ragazzi, anziani. Davvero chiunque può leggere e amare questo libro.
Durante la lettura ho pensato a cosa volesse significare questa storia, dove stava la morale ed il significato che andava al di là della storia di Jim fine a sé stessa e devo dire che viene anche tutto spiegato nelle ultime pagine del libro, quindi per questo non svelerò nulla, perché è davvero una cosa bella che mi ha colpita particolarmente e merita di essere letta dopo la storia di Jim. Fidatevi, non ve ne pentirete davvero.
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