Ok, non ne avevo ancora mai parlato all’interno del blog, ma tra i miei generi preferiti c’è proprio il musical! Amo i musical, da morire, cartoni o no, amo le cose cantate, sia dal vivo che in film e non vedevo l’ora di vedere anche questo capolavoro con Hugh Jackman, che ha abbandonato i panni di Wolverine per un viaggio nel passato nell’800 per le vesti del giovane Barnum!
The greatest showman” è un musical uscito nel 2017 diretto da Michael Gracey e scritto da Jenny Bricks e Bill Condon. Come protagonista Hugh Jackman e Zac Efron da co-protagonista.

Siamo nel 1820 e Phineas Barnum è un bambino figlio di un umile sarto che serve la ricca famiglia Hallet. Nel tempo il ragazzo affina una forte amicizia con la figlia del capo di suo padre. Nonostante i genitori non vogliano che lei continui questa amicizia a causa della sua povertà, anche dopo che viene spedita in un collegio femminile manterrà questo rapporto molto forte finché, una volta diventati adulti, scappano a New York dove si sposeranno ed avranno due bambine. Vivono un’esistenza umile, fatta di poche cose, ma nonostante Charity sia felice della sua vita, Phineas sogna per la sua famiglia qualcosa di più e così inizierà ad ingegnarsi, cercando e osando su cose mai viste.

Iniziando dalle canzoni.. wow! Adoro, adoro, adoro! Non so se quella sia realmente la voce di Hugh Jackman o se abbia avuto qualche aiutino tecnico, ma comunque davvero molto d’effetto, emozionante e perfettamente sul pezzo, anche a livello interpretativo. Abituata a vederlo prevalentemente nei panni di Wolverine, ho apprezzato davvero tanto questo cambio così particolare. Se quella fosse davvero la sua voce, perché è rimasta nascosto così a lungo?!?
Detto ciò, anche il film di per sé è molto carino. Spinta dalla curiosità sono andata a vedere la storia originale di Phineas Barnum, che chiaramente è realmente esistito essendo stato il fondatore del famosissimo circo Barnum, che ha chiuso i battenti dopo centinaia di anni di attività nel 2017, a seguito di numerose rivolte di associazioni contro lo sfruttamento animale nel circo. Insomma, dopo aver letto la storia reale, posso affermare che il film è stato molto, molto, moltissimo romanzato ed il signor Barnum viene dipinto decisamente una persona migliore di quello che era a suo tempo. Hanno trasformato un uomo che sfruttava la gente che aveva caratteristiche fisiche strane o talenti particolari, per il tempo in cui erano, mettendoli su un palco dove venivano derisi e presi in giro tutto il tempo, mentre lui lucrava su questa cosa. L’hanno cambiato in un uomo che dava la possibilità a persone strane e particolari di avere il loro attimo di gloria e di mostrare che hanno qualcosa in più oltre alla loro stranezza. Capiamoci, il concetto è ben diverso, ma d’altro canto sarebbe stato anche molto poco vendibile come film, lo ammetto.
Detto ciò, il film è molto bello e gradevole, insieme a delle canzoni ed esibizioni che mozzano il fiato, una scenografia altrettanto pazzesca e particolarmente azzeccata. La canzone iniziale cantata da Barnum piccolo e Barnum adulto è qualcosa di speciale, mi ha fatto venire la pelle d’oca, mi è entrata in testa senza lasciarmi per giorni e giorni!
Se siete amanti del musical, non vi può mancare questo film all’appello, merita davvero di essere visto ed amato, insieme a questo nuovo Hugh Jackman!


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