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Dopo aver trattato questo tema nel giorno dedicato contro alla violenza sulle donne, ho avuto l’occasione di collaborare con Infinito Edizioni (per il loro catalogo clicca qui) ed ho scelto proprio “Mi chiamo Beba” che, per la sua forte personalità, mi stava proprio chiamando!

Trama:
La violenza contro le donne è una terribile piaga sociale che assume forme che vanno dall’estremo del femminicidio allo stalking e alle tante declinazioni di violenze quotidiane e famigliari, fisiche e psicologiche.
Beba, diminutivo di Benedetta, la protagonista di questo libro, è vittima di violenza da parte del compagno. La sua è una storia di persecuzione, resistenza e rinascita che rappresenta il paradigma dei pericoli a cui vanno incontro le donne in un Paese maschilista e ipocrita qual è l’Italia. La storia di Beba e della sua lotta per amore del figlio Mattia e della vita insegna a resistere e a non darsi mai per vinte. Ma soprattutto spiega, una volta per tutte, che se un uomo picchia una donna non lo fa per amore, ma solo per un senso distorto e malato di possesso. Quell’uomo non va protetto e le vittime non possono pensare di cambiarlo immolando la loro vita, ma va denunciato e fatto curare. È l’unico modo per farla finita col femminicidio e per avere una società migliore.
Come è facilmente intuibile dalla trama, “Mi chiamo Beba” è un libro con un messaggio molto forte e ripeterò fino allo sfinimento che non se ne parla mai abbastanza perché se tutti avessimo bene in testa il rispetto per chiunque, non avremmo bisogno di sentire o leggere queste storie.
Il libro si presenta quindi come una sorta di denuncia a quello che tipicamente viene chiamato “femminicidio” e Benedetta, la protagonista, è una donna che si ritrova proprio in una di quelle terribili situazioni insieme a Mattia, il suo bambino di pochissimi anni di vita.
Quello che più ho apprezzato della storia è che non si limita a raccontare cosa succede, ma nel suo piccolo cerca di fare un’analisi sulle motivazioni che spesso ci possono essere dietro l’attrazione che si può provare verso una persona che non ci considera e non ci ama. E’ stato un risvolto inaspettato per me perché questa fa ancora parte delle cose che non si possono dire ne accennare perché è sconvolgente, ma che nonostante tutto esistono. Una persona stabile e forte, tendenzialmente non si ritrova ingarbugliata in una relazione simile, ma ci sono delle debolezze caratteriali che ci possono portare a queste situazioni ed è importante cercare di identificarle e capire come poterle abbattere per salvaguardarci. Questo libro potrebbe arrivare a persone che non lo sanno, non si rendono conto e potrebbe aiutarle a comprendere la situazione per poi uscirne.
La storia l’ho letto tutta d’un soffio praticamente quindi è di veloce lettura, non stanca mai e la fine l’ho divorata perché non riuscivo a staccarmici. Ho trovato giusto qualche difetto per quanto riguarda i dialoghi fra i personaggi perché a volte li ho trovati un po’ forzati e fuori luogo, ma tutto sommato, e dato il tema, il libro merita davvero molto. E’ un mix di amore, di forza, di voglia di farcela, di famiglia.
In conclusione ci tengo a menzionare il catalogo della casa editrice, Infinito edizioni, perché ha davvero tantissimi libri su tematiche sociali di questo genere, variando su tantissime cose. E’ davvero molto interessante e se vi piacciono i libri di questo genere, avete trovato la casa editrice che fa per voi!
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