Ennesima serie TV buttata fuori da Netflix, oggi mi riferisco a “The umbrella accademy“, uscita il 15 Febbraio 2019 sulla piattaforma. Il telefilm è tratto dal fumetto omonimo di Gerard Way.

E’ il 1 Ottobre 1989 e quarantatré donne alle 12 in punto partoriscono contemporaneamente, sebbene nessuna di loro abbia mostrato segni di gravidanza fino a quella mattina, fino al momento del travaglio stesso. L’eccentrico miliardario Sir Reginald Hargreeves si interessa a questo fenomeno e cerca di adottare questi bambini venuti al mondo in circostanze molto strane. Riesce ad adottarne solamente sette e li trasforma in una squadra di supereroi, utilizzando i loro poteri particolari, che istruisce e cresce attraverso quella che lui chiama “The Umbrella Accademy”. Hargreeves non dà un nome ai bambini, ma li contraddistingue con un numero, anche se successivamente loro se ne attribuiscono uno, tranne il numero Cinque, che viene sempre chiamato così. Quando sono dei ragazzi mette sei di loro a combattere il crimine, tranne Vanya, la numero sette, dicendole che lei non ha poteri propri e che quindi non può partecipare alle missioni insieme ai fratelli.
Oggi hanno scelto tutti strade ben diverse fra di loro, non vivono più insieme e non hanno alcun contatto. Vengono a scoprire che Reginald è morto e quindi si riuscono in occasione del suo funerale. Cinque arriva in quel momento dal futuro dicendo che c’è un’apocalisse imminente globale. Mentre cercano di fermare la fine del mondo, le loro divergenze vengono a galla e la famiglia comincia a sgretolarsi di nuovo.

Molto appassionante quest’ultima serie TV Netflix, non so quanto sia fedele al fumetto, ma mi è piaciuta davvero molto. In particolare ho apprezzato tantissimo Ellen Page, un’attrice che mi piace moltissimo, nei panni di Vanya. Vanya è una ragazza molto insicura, cupa e molto triste di norma, si è sempre sentita esclusa dalla sua famiglia perché i suoi fratelli avevano super poteri molto fighi e invece lei non ne aveva nessuno, quindi era sempre quella che rimaneva a casa dalle missioni. A mio parere è stata molto brava ad interpretare il personaggio, cupo e molto rancoroso, anche con il fisico, sempre un po’ ricurvo, trasmetteva proprio questa enorme tristezza che si portava da sempre dietro.
Una cosa che non ho molto gradito del telefilm in generale è che è ambientato ai giorni nostri perché i ragazzi sono nati nel 1989 ed ora li vediamo adulti, quasi trentenni direi, quindi assolutamente l'”oggi” a cui si fa riferimento è il 2018/2019. Peccato che nelle ambientazioni e abitudini dei protagonisti, sembrava che fossimo negli anni ’80 o ’90. Anche solo dai telefoni, che utilizzavano ancora quelli appesi alle pareti coi cavi lunghi ottanta chilometri, senza schermo ne niente. Essendo una serie che si muove molto nel tempo e sconvolge un po’ gli spazi temporali, ci poteva anche stare, se non fosse stato specificato così bene l’anno insomma.
Detto ciò questo è un po’ un dettaglio, possiamo pensare che sia successo qualcosa dal punto di vista temporale e che quindi siamo riferiti ad un altro periodo, volendo per come è impostata ci potrebbe stare.
In conclusione, se vi piacciono le serie TV con ingarbugliamenti temporali e trip di questo genere, vi piacerà sicuramente. Il tutto è condito inoltre da bellissime scene d’azione molto suggestive e sparatorie avvincenti. Una fra tutte che mi è rimasta impressa è una sparatoria in un negozio di abbigliamento con sottofondo “Don’t stop me now” dei Queen, davvero molto bella e gestita divinamente, credo la scena più bella d’azione di tutta la stagione!


2 commenti

Veronica e. · Febbraio 27, 2019 alle 9:54 pm

Ho iniziato a guardare questa serie proprio oggi! Mi ha subito rapita, il bambino che fa 5 e veramente bravo. Non vedo l’ ora di finirla. Una cosa non ho ben capito, non hanno messo nella locandina Ben, il fratello morto, che comunque è presente nella serie. E comunque hai ragione, anche se stanno nel nostro tempo, hanno mantenuto il vintage anni 80 e la mamma sembra uscita da mad men, una sorta di Betty Draper automa. Per il resto mi ha presa moltissimo.

    50milapagine - Admin · Febbraio 28, 2019 alle 8:41 pm

    Secondo me la storia di Ben verrà approfondita nelle prossime stagioni.. Ho letto su internet che anche le fumetto a Ben hanno accennato poco e niente e non hanno ancora ben spiegato le motivazioni della sua morte.. Mi sa che ci tocca aspettare un altro po’ per capire bene questa storia di Ben! Anche a me ha presa moltissimo, quelle alla fine sono sottigliezze, anche se, come dici tu, lo stile anni ’80 stona un po’ essendo ambientato al giorno d’oggi. Chissà cosa ci riservano le prossime stagioni, non vedo l’ora!

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