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Oggi torniamo sui romanzi storici, sui romanzi che trattano di storia, romanzandola e rendendola piacevole. Parliamo di “L’ultimo rais di Favignana” di Massimiliano Scudeletti, uscito nel 2019, edito Bonfirraro Editore. Dopo aver letto la storia di Spyros, il marinaio italiano tramite questa CE, era ora di tornare sulle dolci note di queste storie così sentite ed emozionanti.

Un romanzo liberamente ispirato alla figura di Gioacchino Cataldo, rais della tonnara di Favignana. Una vita spesa nel tentativo di conservare una tradizione millenaria, attraverso settant’ anni di storia italiana, e che mescola tragedia classica con una modernità altrettanto letale. La visione di un personaggio irriducibile e controverso, destinato alla sconfitta. Sullo sfondo un’isola povera, ma ricca di tradizione, che si tramuta in splendida attrazione turistica, a rischio però di perdere le proprie radici. Con un mémoire di Carlo Ottaviano.
Quello che l’autore ci regala è un romanzo piacevole e scorrevole, dandoci una vista storica di tecniche all’avanguardia per i tempi in cui tutto si svolge. Penso che chiunque ami il mare debba leggere questo libro, aiuta a capire le sensazioni e le emozioni di chi ci vive a stretto contatto come la persona a cui si è ispirato il romanzo, Gioacchino Cataldo, appunto.
Non scontato, inoltre, è anche l’importante riflessione a cui porta il lettore, considerando ai giorni nostri come si è schiavi di pesche e caccia eccessivi, del tutto fuori controllo rispetto a molti anni fa.
Insomma, se siete appassionati di storia, di mare, di storie vere e reali, tutte da assaporare, è il prossimo libro da leggere per voi. E’ una chicca della nostra storia, della storia di tutti.
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