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Ed eccoci tornati per il secondo della duologia romance letta da poco. Il primo che abbiamo recensito era “La verità che non ti ho mai detto“, e ne segue, appena uscito, il suo secondo, questione di questa recensione, che è “La verità che hai sempre saputo“, sempre di Kandi Steiner, edito da Always Publishing. Se avete letto già la recensione precedente e il romanzo, saprete già di cosa stiamo parlando, ma per chi approdasse qui per la prima volta, vi ricordo che è il SECONDO della duologia, vi consiglio quindi di non leggere neanche la trama, onde evitare spoiler. Qui sotto, trovate la trama.

Il matrimonio di Charlie Pierce sembra giunto al termine. Reese Walker, il suo primo amore, è tornato nella sua vita ed è riuscito a risvegliare la sua anima con il più travolgente degli amori, dopo anni di infelicità. Ma il marito di Charlie, Cameron, non è disposto a restare a guardare mentre la donna che ama e a cui ha promesso una vita insieme viene portata via da un altro. Non senza combattere per lei. Con un gesto inaspettato, Cameron convince Charlie a concedergli due mesi di tempo per dimostrarle che il loro legame non si è spezzato e il futuro che sognavano insieme è ancora possibile. Due mesi per recuperare un rapporto distrutto dal dolore, dai silenzi, dai tradimenti e dal tempo. Reese non è contento di essere costretto all’attesa prima di poter iniziare la sua nuova vita con Charlie, ma capisce di dover assecondare i suoi desideri per vederla felice. Così Charlie si ritrova sempre più confusa sia dalla determinazione del marito che da nuove e inaspettate rivelazioni sul suo nuovo amore. Eppure sa bene che al termine dei due mesi la attende una scelta inesorabile: quella tra l’uomo con cui sognava tutta una vita insieme e il primo ragazzo che le aveva mai rubato il cuore. Ma sarà abbastanza forte da affrontarla?
Come avrete letto nella recensione precedente, mi erano rimaste delle perplessità riguardo alla storia, quindi speravo molto in questo secondo volume, così che potessi risollevarmi. E’ successo? Ni, nel senso che il libro, come già vi dicevo, è molto ben scritto. In questo caso si aggiunge un terzo punto di vista che è quello del marito, quindi la storia acquisisce un narratore e un punto di vista in più, che va ad arricchire la storia. E’ sempre bello leggere anche come la Steiner decide i raccontare le sensazioni e le emozioni, rimane sempre una grande maestra in questo e la distingue da moltissimi romance.
Per quanto riguarda la storia, non ho apprezzato molto l’andazzo preso dalla storia, fino ad arrivare alla conclusione. Non mi sono trovata in empatia con la protagonista, con i suoi pensieri e le sue scelte, per pure parere personale. L’ho vissuta, probabilmente già dopo il primo, come troppo lontano dalla realtà, cioè da quello che verrebbe fatto nella vita reale. Non sono riuscita a trovarmi d’accordo nel finale, anche se era ben chiaro forse già dal primo libro dove si stava andando a parare, né a provare empatia per il marito, dopo il primo libro, neanche con i capitoli a lui dedicati, non ce l’ho fatta proprio. Forse una delle cose che mi è piaciuta meno è stata la gestione dei tempi, che i problemi della coppia fossero durati cinque anni, non cinque mesi. Fosse stato qualcosa meno, sarei riuscita a provare più empatia e ad apprezzarlo molto di più, questo piccolo dettaglio è stato per me fatale,
Insomma, ero un po’ divisa, l’animo romantico poteva forse essere soddisfatto, ma quanto all’animo della ragione.. Molto meno. Ma sarà mica vero che in amore comanda il cuore? Chissà, a voi l’ardua sentenza, in amore non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma solo punti di vista diversi.
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