Torniamo seri per la durata di questo articolo. Vi voglio parlare di una tematica molto importante e, spesso, poco battuta e poco compresa soprattutto dagli adulti.
Mi riferisco al bullismo. Di questo spesso se ne parla, ma mai in modo profondo. Mai in un modo comprensivo per tutti. Ve ne parlo oggi, tramite il libro di Maria Luciani, “Doppie facce” edito da Dragonfly Edizioni, uscito nel febbraio 2021.
“Se pensate che un semplice gesto sbagliato o una parola errata non possano ferire una persona, siete fuori strada. Ogni minima azione ha le sue conseguenze e, se volete un consiglio, andateci piano con chi è parecchio sensibile. A volte è veramente scontato dire sii forte ad una persona troppo debole.
È facile dire, sono solo giochi da ragazzi per chi guarda con l’occhio di una persona adulta.”

Con una narrazione a scenografia, l’autrice ci racconta come gli adulti per comodità, spesso e volentieri, chiudano gli occhi di fronte a certe tematiche e certi avvenimenti. Fanno finta di non vedere perché accorgersi di una cosa, implica tante altre cose, più complesse e articolate. Quindi è più facile lasciare perdere e passare oltre, fare attivamente qualcosa sarebbe difficile.
Così, diversi ragazzi si ritrovano a subire, senza nessuno che possa intervenire in loro difesa.
Ma “Doppie facce” non parla solo di questo. Parla anche di perdono, di evoluzione, di cambiamento.
Parla di come anche un “bullo” possa nascondere dietro delle fragilità, come nel caso di Samantha, l’antagonista del libro. Lei è la bulla, è la cattiva. Quella che fa sempre sentire Sheryl come una fallita, prendendola in giro e deridendola. Ma in realtà lei, infondo, non è così. Lei è una persona che ha fragilità molto simili a quelle della sua vittima e le sfoggia in un modo differente.
Questa cosa ci fa capire come spesso basterebbe che un adulto intervenisse e aiutasse i ragazzi a indirizzare i loro sentimenti nella direzione corretta, facendoli tornare sui binari della retta via.
Durante la lettura veniamo a conoscenza di tutta la sua fragilità e di tutti i suoi problemi, non meno pesanti e forti di quelli di Sheryl, che tiene costantemente di mira.
“Doppie facce” a questo si riferisce. Anche un bullo ha un’altra faccia. Non è una persona cattiva, fine a sé stessa, ma un ragazzo/a che va aiutato.
Dietro un brutto carattere e pessime azioni, spesso si nascondono dei disagi. E chissà che, sistemando questi disagi, si possa migliorare la qualità di vita di vittima e carnefice.
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