«La perfezione non esiste. Eravamo sbagliati fin dall’inizio.»

            Quanto può davvero condizionarci una consapevolezza così grande?

            Se il cuore scalpita e si innamora senza preavviso, se batte tanto forte da farci paura, è chiaro che non ha alcuna intenzione di sentire ragioni. Non saprebbe cosa farsene della razionalità, è solo un muscolo involontario che ascolta istinti primordiali.

            Eppure, Willow ci prova. Tenta di sabotarlo e imporsi di ignorarlo. Perché lei sa quanto può essere ingannevole, conosce bene le dinamiche dell’amore ed è convinta che proprio no, non ci cascherà. Soprattutto non con lui. Distruggerebbe un’amicizia meravigliosa che dura da anni, la cosa più bella che abbia mai posseduto.

            Ma quando Reid la guarda con un desiderio che – suo malgrado – condivide, capitola. E nello stesso istante in cui le loro labbra si uniscono per la prima volta, sa di non avere scampo.

            Willow è una ragazza pragmatica, realista, lontana anni luce dalle farneticazioni sconclusionate che i comuni mortali chiamano “innamoramento”; ha una sorella un po’ folle, un migliore amico con cui passa ogni secondo del suo tempo libero e un unico sogno nel cassetto: diventare mamma. Avere un figlio è diventata una priorità, e non è più disposta ad aspettare.

            Reid è tutto ciò che si può definire libertà e spensieratezza; malgrado un passato difficile e alcuni conti in sospeso con il se stesso adolescente, ha trovato la sua dimensione nel presente e stabilito degli equilibri che non è disposto a infrangere per nulla al mondo. Il più importante è proprio lei, Willow, la sua migliore amica e l’unica donna con cui riesce a trascorrere ore intere davanti a un film romantico e passarle i fazzoletti durante i titoli di coda senza che la nausea lo assalga. La sola persona che lo conosce in profondità e lo accetta per quello che è diventato oggi, senza mai paragonarlo alla sua famiglia o giudicare le scelte del suo passato.

            Ma, quando per via di un malinteso sfociato in sfida, Willow gli propone di aiutarla a tenersi il lavoro presso l’agenzia di incontri che gestisce insieme alla madre e alla sorella, tutto inizia a vacillare. Per primo, il loro rapporto. Reid dovrà darle l’opportunità di trovargli la compagna giusta nel giro di sei mesi, il che lo costringerà ad appuntamenti con altre donne e anche a mettersi in gioco come forse non è mai stato disposto a farlo.

Solo che… nessuna sembra giusta. O all’altezza.

            Perché nessuna è lei.

                        «Mi sembra di averlo appena conquistato. Devo già preoccuparmi di perderlo?»

            Viversi quel sentimento condiviso è bellissimo, una boccata d’aria fresca in una vita fatta di impegni e scadenze. Tornare da lei la sera, chiudere la porta della camera e lasciare fuori problemi e preoccupazioni con il solo obiettivo di perdersi in lei, trasforma la sua esistenza in qualcosa di speciale e che meriti lo sforzo di andare oltre le paure. Si, ma… di tutte?

            Alcuni timori non basta metterli in prospettiva per superarli, bisogna avere il coraggio di stringerli nel pugno fino a disintegrarli, così da liverarsene per sempre. E questo, Reid, non è pronto a farlo, non del tutto. Un figlio è l’unica cosa che non può dare a Willow, perché sarebbe come sfidare la sorte e arrendersi a quel passato che combatte da tutta la vita.

            Sarebbe giusto che lei rinunciasse al suo sogno più grande per amore? O che lui sconfigga le proprie paure? E Willow, sarà disposta a concedergli del tempo, quando il count down sta già scorrendo davanti ai suoi occhi? Privarsi di qualcosa che la renderebbe felice?

            Il punto di rottura è costellato da milioni di interrogativi, da consapevolezze mai scandagliate a fondo e da limiti invalicabili. L’unica domanda che sorge spontanea è: ne vale la pena? A quanto siamo disposti a rinunciare davvero, per amore?

            Ecco il quesito che questo romanzo ha acceso dentro di me e francamente, malgrado l’autrice ci proponga la sua risposta nel finale, non sono del tutto certa che sarebbe la stessa per ognuno di noi. Trovarsi di fronte a decisioni così importanti, ci rende fragili e ci costringe a guardarci dentro con occhi nuovi. La soluzione giusta, a parer personale, non esiste; dipende solo da ciò a cui scegliamo di dare priorità. E sarebbe bellissimo se la dessimo a noi stessi, prima di tutto.

            L’autrice ci accompagna in un viaggio fatto di piccoli scorci di realtà, lasciandoci navigare in un fiume di dolcezza e romanticismo, senza mai perdere di vista concretezze e quotidianità.

            Un romanzo leggero, ma che al tempo stesso ci porta a riflettere tra le righe; con delicatezza e tenacia, senza pressioni ma con costante risolutezza.

            Vi invito caldamente a leggerlo, se avete voglia di una storia che lascerà il segno!


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