Per più informazioni o acquisto, puoi cliccare qui.
Voleva fare la pasticcera, ma la sua professione è la tanatoesteta nell’impresa funebre di famiglia e si ritrova a fare l’investigatrice, per puro caso. No, non sono impazzita, ma è la trama del nuovo libro di Stefania Crepaldi, “Morire ti fa bella“, edito da Salani Editore uscito il 13 Giugno di quest’anno. Fin da subito, vi posso dire, avrete l’opportunità di innamorarvi di Fortunata Pizzegamorti, la protagonista di questo romanzo.

Nel mondo esistono lavori che rappresentano i sogni più profondi di ognuno di noi, ma poi c’è il lavoro che il destino decide per te, un’incursione inaspettata che cambia il corso delle tue ambizioni. Fortunata, con una passione sfrenata per la pasticceria, coltiva il desiderio di diventare una maestra pasticcera e trova conforto nel laboratorio di Mario, un caro amico che le insegna l’arte dei dolci.
Tuttavia, il destino ha riservato per lei un cammino diverso: suo padre è il titolare di un’agenzia di pompe funebri e, per farla andare avanti, ha bisogno della sua abilità nel preparare i defunti per l’ultimo addio. Così, Fortunata si ritrova costantemente immersa nella morte, una realtà di cui si prende cura con professionalità, ma nel profondo del suo cuore insegue la vita e desidera soltanto una cosa: essere libera di scegliere il proprio futuro.
Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso, quando eventi imprevedibili si intrecciano sul cammino di Fortunata? Un tragico evento scuote la tranquillità di Venezia: il rampollo di una prestigiosa dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. La sua morte è stata un suicidio o un terribile incidente?
In questo intricato enigma, il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin nutre dei dubbi e decide di rivolgersi a Fortunata, riconoscendo nelle sue capacità un occhio acuto per i dettagli che potrebbero sfuggire anche ai più esperti. Nonostante sia restia ad abbandonare il suo desiderio di creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone, Fortunata si trova coinvolta in questa indagine.
Mi sono innamorata di Fortunata fin dalle prime pagine, un personaggio particolare, cupo non per volere, ma semplicemente perché tutti la guardano sempre con un occhio strano quando passa per strada in mezzo alla gente. In parte racchiude un po’ quel disagio che almeno una volta abbiamo provato tutti, a differenza sua che però lo vive tutti i giorni.
La narrazione ha un ritmo costante, che mantiene sempre alta l’attenzione e, capitolo dopo capitolo, ti ritrovi coinvolto anche tu nell’indagine insieme a Fortunata e Andrea, un altro personaggio che ho amato dall’inizio alla fine. Il tutto, come se non bastasse, condito da un buona dose di mistero riguardo a Vito, la persona che Fortunata cerca in ogni angolo quando esce.
“Morire ti fa bella” potrebbe sembrare un libro pesante per il tema che tocca con il lavoro di Fortunata, ma la realtà dei fatti è che l’autrice abilmente lo sfiora sempre con delicatezza e ironia, in un connubio che non possiamo neanche chiamare humor nero, ma semplice humor. Vi farà ridere, pensare e passerete delle ore piacevoli in compagnia di questi personaggi decisamente… inusuali.
Per più informazioni o acquisto, puoi cliccare qui.
0 commenti