
Hai appena avuto un’idea geniale. L’hai sognata durante la notte. L’hai coltivata negli anni. L’hai sempre avuta, ma mai realizzata e ora ti è venuta voglia di mettere nero su bianco la tua idea.
E qui, arriva il dubbio amletico: ma un libro, come si scrive?
In tanti possono pensare che sia una cosa di poco conto, che basta ideare, mettersi a scrivere e poi hai finito. La realtà dei fatti, tuttavia, non è così rosea. Scrivere un libro non è semplice e immediato. Ci vuole tempo, voglia, costanza e una buona struttura da cui poter partire. Altrimenti, in fase i stesura tenderemo a bloccarci, non saper più come andare avanti e, con ogni probabilità, finiremo per abbandonare il nostro progetto.
BUT DON’T DO IT!
Ragioniamo a mente fredda: perché ti sei bloccato? Perché stai facendo fatica a iniziare?
Quali sono le basi da cui partire?
Dopo qualche anno che lavoro nel campo, ho deciso di stilare una mia personale struttura di partenza per mettere giù e consolidare la propria idea. La parola d’ordine è ORGANIZZAZIONE.
Lo so, che cosa banale, ma vi assicuro che parte tutto da lì, in realtà. Una volta che siete organizzati, la pagina bianca o vuota non sarà più un problema per voi.
Da dove partire?
- Parti dalla tua idea. Che banalità, starete pensando? Beh sì, un po’ lo è, ma non è scontato.
- Quali e chi sono i tuoi personaggi?
- Dove si svolgerà la tua trama?
- Qual è la tua storia davvero?
- Come strutturi i capitoli e la narrazione?
- Fai la prima stesura di tutto
- Rileggi e correggi
- Rileggi e correggi ancora! Non è mai abbastanza, fidati.
- Ti piace il tuo lavoro?
Tutto molto bello, grazie, ma che vuol dire?
Calmi, calmi, andiamo ora nel dettaglio. Cercherò di essere breve.. non prometto nulla!
Partire dalla propria idea significa analizzarla. Capire se è valida, vendibile, originale. Valutare a chi è destinata, in quale genere si può collocare, provare a darle un titolo. Non è sufficiente avere un’idea e partire. L’idea va coltivata, strutturata, analizzata, prima di poter essere concretizzata.
Così come i personaggi che la compongono. Chi sono? Come sono caratterialmente e fisicamente? A chi ti stai ispirando per formarli? Il loro nome, la loro storia, il loro passato, i loro desideri. Quei personaggi devono essere reali, veri. Più dettagli riuscirai a dargli e meglio sarà.
Il luogo in cui si svolge la tua storia è molto importante. Ha una valenza ai fini della trama? Oppure è del tutto casuale? Di norma non si sceglie a caso, ma per un motivo ben preciso. Questo motivo può essere più o meno vincolante: vogliamo fare un romance in America perché vende di più? Oppure un fantasy in un mondo creato da noi? Analizza questo motivo, studia la location, anche se è inventata. Deve essere reale per chi la leggerà.
La tua storia deve prendere forma: cosa vuoi raccontare? C’è un messaggio che vuoi trasmettere insieme alla tua trama e ai tuoi personaggi? Struttura bene questo aspetto, cerca di cambiarlo e di rimanerne fedele. L’obbiettivo sarà così ben chiaro ai futuri lettori, oltre che a te durante tutta la fase di prima stesura e sarai così in grado di trasmettere le emozioni giuste.
I capitoli sono lo scheletro del tuo libro. La sua struttura più importante e che tiene su tutto quanto. È importante capire come volerli strutturare così da non dover fare il doppio lavoro in fase di revisione e correzione. Rischiando così, oltre tutto, di creare buchi di trama o delle incongruenze. Più le tue idee saranno chiare, più sarà possibile lavorare in modo pulito e ordinato, meno lavoro ci sarà da fare dopo.
Dopo aver analizzato tutti gli aspetti precedenti, potrai iniziare la prima stesura del tuo libro, dall’inizio alla fine. Crea la storia e muovi i personaggi intorno allo scheletro che hai creato fino ad ora e non ti fermare. Metti giù tutte le tue idee, segnatele sempre, non farle scappare. Ricordati sempre di far evolvere i tuoi personaggi in modo coerente. A nessun lettore piacciono le persone incoerenti, figurati i personaggi di un libro.
Rileggi e correggi ciò che hai scritto mille e una volta. Ogni volta che rileggerai troverai qualcosa che poteva essere espresso in modo migliore, modifica fino a trovare la forma che più si avvicina al tuo gusto e a quello del lettore di riferimento. Non sottovalutare mai il lettore a cui stai destinando il tuo libro. Se vuoi vendere, è per lui che stai scrivendo, non per te stesso.
Alla fine di tutto il tuo lavoro ti piace? Piacerà ai lettori a cui hai pensato di destinarlo? Qualora non fossi ancora convinto, rileggi e correggi ancora, non ti fermare, ma non esagerare: potresti entrare in un loop in cui non sarai mai soddisfatto delle tue parole e di come le hai messe giù. Cerca di guardare sempre il tuo libro con obbiettività e non con eccessiva auto critica. Viceversa, non lo guardare con eccessiva ammirazione, rimani sempre umile riguardo alla tua opera.
Tutto qui?!?
Più o meno. In realtà ci sarebbe da dire molto altro, ma altrimenti questo articolo veniva decisamente troppo lungo e noioso. Ma non disperare, ho pensato per te altri due contenuti completamente gratuiti che potranno esserti utili e che vanno a sviscerare in più punti tutte le varie fasi che hai letto precedentemente.
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